RUTHIE FOSTER

RUTHIE FOSTER Una voce fenomenale

Abbiamo incontrato Ruthie Foster al Trasimeno Blues 2010. Ruthie è una delle stelle di prima grandezza del blues contemporaneo. E non solo. Ruthie, originaria di Austin, Texas, è una grandissima cantante e una bravissima chitarrista. Ha saputo miscelare nel suo repertorio il folk con il blues, e il gospel con la canzone d’autore. Prima del suo bel concerto abbiamo parlato un po’ con lei, scoprendo che, come spesso accade, dietro ad una grande artista c’era una persona molto dolce, profonda e di rara sensibilità.

Quando hai cominciato a suonare?
Ho cominciato cantando gospel in chiesa, quando ero bambina e poi crescendo, intorno ai vent’anni mi sono avvicinata al blues. E da allora non mi sono più fermata.

Quando hai iniziato chi erano i tuoi eroi musicali?
Dovrei cominciare assolutamente con Sister Rosetta Tharpe, e poi Aretha Franklin, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan. Anche Sam Cooke, Otis Redding, ma la lista potrebbe andare avanti all’infinito.

Tu sei nata in Texas. La ricca e variegata cultura sonora texana ha in qualche modo influenzato il tuo gumbo musicale? 
Assolutamente si. Crescendo in Texas ho avuto modo di ascoltare così tanti generi musicali: dalla polka al blues, al gospel al soul, dal conjunto alla musica messicana: tutti ritmi diversi che ben si coniugano con il blues. Pensa ad esempio ad uno come Freddy Fender che ha saputo unire così bene la musica tex-mex con il blues, insomma una sorta di tejano blues. Ecco perché io suono così tanti tipi di musica nei miei concerti, dove c’è blues, gospel, brani roots di Americana music, ballate, canzoni cantautorali, insomma qualsiasi cosa che mi diverta suonare.

Hai avuto l’opportunità di andare in tour con i leggendari Blind Boys of Alabama. Come è stato?
Assolutamente emozionante. Anche perché ogni sera io aprivo i loro concerti e poi mi invitavano durante il loro show a cantare una canzone insieme. Ancora oggi faccio fatica a crederci. Cantare con delle autentiche leggende della musica gospel: è stato davvero fantastico. E pensa che in formazione ci sono addirittura alcuni membri del gruppo originale!

Qualche anno fa in Mississippi ho visto scritto sul muro di un vecchio negozio di dischi : Chi non ama il blues ha un buco nell’anima! Sei d’accordo?
Certo che sono d’accordo. Penso che nel blues stiano le radici di tantissimi tipi di musica. Il blues è qualcosa che ho dentro e viene fuori da me anche quando non ne sono cosciente. Per me il blues è assolutamente connesso al gospel. E ogni blues in fondo parla di spiritualità. E secondo me il significato che voleva comunicare colui che ha scritto quella frase sul muro era